Campus Universitario di Aosta, Concorso Internazionale

2010

La conversione della Caserma Testafochi in Campus Universitario di Aosta è il cardine di un’operazione di ricomposizione urbana che supera la dualità tra centro storico e città post-unitaria. Le funzioni pubbliche e semipubbliche del sistema universitario vengono estrapolate per agire come condensatori di qualità capaci di scardinare l’originario carattere di recinto specialistico impermeabile. La proposta deriva così da tensioni contrastanti: la valorizzazione dei segni urbani storici - presenti e latenti - le mura, il torrione della Tourneuve, il parco Roncas, la trama ancora riconoscibile dei “rivi”; la cornice naturale; l’impianto a padiglioni della caserma pregno dei miti della “romanizzazione”, fortemente connotato dall’ideologia fascista della “Roma delle Alpi”.

Il modello riordina le macro aree universitarie - didattica, ricerca e dipartimenti, alta formazione, grandi servizi, logistica - in una prospettiva ventennale tenendo conto della tipologia degli edifici esistenti. Solo l’Aula Magna è prevista come edificio ex-novo, localizzato nel punto di coagulo di tutte le tensioni urbane, in prossimità del varco nelle mura verso il Parco Roncas. Nasce così un attraversamento trasversale di Aosta: un secondo decumano che riorienta la mobilità pedonale e ciclabile stabilendo nuove connessioni tra centro storico e città contemporanea e attenuando l'effetto divaricatore dei viali. La seconda variante inverte la posizione di Biblioteca Universitaria e Rettorato, facendo della prima il baricentro del sistema e del secondo l’ingresso da Piazza della Repubblica. La terza variante riguarda le testate laterali sulla piazza concepite come “vetrine” delle funzioni universitarie aperte al territorio: centri di ricerca, formazione, start up, educazione permanente. Un secondo livello d’intervento riguarda la distribuzione delle funzioni all’interno degli edifici e il loro sistema di relazioni. Si basa sulla individuazione di macro-funzioni - Didattica di Base, Magistrale, Ricerca, Alta Formazione, Trasferimento Tecnologico, Grandi Attrezzature - distribuite secondo un modello organizzativo in forma di concatenazione basato sugli accessi primari e il loro grado di relazioni con l’esterno. Per i due edifici principali tale riorganizzazione ha senso ascendente: Didattica di base e specialistica ai primi tre piani; Alta Formazione e Ricerca all’ultimo.

Credits

In ATI: Lamberto Rossi Associati (Capogruppo), Studio Libidarch Architetti Associati, Studio di Ingegneria Associato D.G.M., IMPRO s.r.l., Geo Sintesi Associazione tra Professionisti, Studio Associato Valentini-Bissoli, Arch. Andrea Martinuzzi, Ing. Raffaele Pisani, Ing. François Rosset

© 2020 Lamberto Rossi Associati, via Telesio 17, 20145, Milano (MI), Italy - Diritti Riservati

Sito web creato da Giulia Margherita Bernardi (giuliam.bernardi@gmail.com)

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