Oggi il Policlinico Umberto I è un recinto “impermeabile” destinato a separare i “sani” dai malati secondo una concezione ottocentesca di ospedale. Il progetto riorganizza le funzioni in sistema multipolare con diversi gradi di accessibilità, razionalizzando accessi pedonali e viabilistici. Elemento ordinatore è il verde declinato in cinque ambiti: i giardini neoclassici di via del Policlinico; l’area intermedia tra i “passages”; l’asse lineare su due quote per logistica ed emergenza; l’area a parco/piazza su cui gravitano le strutture di accoglienza; le aree semipubbliche di pertinenza di funzioni specialistiche. Prevede il restauro del complesso novecentesco “a padiglioni” eliminando le addizioni improprie, ripristinando le trasparenze tra i corpi e riproponendo la gerarchia originaria delle corti scandita dai “passages”: le tipiche gallerie sopraelevate. Il modello di assetto ha sviluppo lineare organizzato per fasce funzionali distinte per destinazione, carattere e sistema di connessioni. E’ servito da una trama di percorsi coperti e scoperti secondo la direttrice longitudinale, interconnesso ai “passages” ipogei e aerei. Questo rinnovato modello organizzativo convive con l’impianto originario e si basa su due assi primari paralleli: la mainstreet su tre livelli aperta ai visitatori e agli utenti; la hospital street riservata agli operatori; su cui si attestano elementi a corpo quintuplo (di 25 m) di cinque piani disposti a pettine, intercalati da corti con patii e tetti giardino che si conclude con la piastra tecnica centrale anch’essa di cinque piani. L’utilizzo indiscriminato dei piani interrati e seminterrati per servizi sanitari e l’uso promiscuo dei percorsi ipogei, eterni problemi del Policlinico, sono risolti con la riorganizzazione dei flussi interni. L’uso del seminterrato per la diagnostica è connesso alla mainstreet e diviene spazio pubblico a tripla altezza perdendo l’effetto claustrofobico.

Classificazione: 7° classificato in seconda fase

In ATI con: C. Lotti & Associati S.p.A. (Capogruppo); Arch. Lamberto Rossi, Ecosfera S.p.A., Progetto MCK S.r.l., T.H.E.M.A. S.r.l., Ing. Sandro Perrone